La prima sera a Budapest è stata così, un po’ strana. Sarà stata la stanchezza o il freddo, non saprei, ma non riuscivo a farmi un’idea di questa città in Europa, ai confini con l’Oriente.
Poi ho capito e me ne sono innamorata subito. Ho dormito in un appartamento inserito in un antico palazzo in perfetto stile Art Nouveau, ho fatto colazione con le tipiche girelle al cioccolato ungheresi che hanno un nome impronunciabile, ho passeggiato per le vie larghe dove trovare un attraversamento pedonale è fare una caccia al tesoro.
Mi sono fatta accompagnare da una guida locale ebrea – il che dava maggior valore all’esperienza – nel ghetto ebraico della città, mi sono svegliata quasi all’alba per raggiungere l’altra parte della sponda (Buda) e godere del panorama dal Bastione dei Pescatori.
Ho tenuto un corso di cucina sarda – malloreddus, seadas e acciuleddi – a un gruppo di 8 persone nella bellissima scuola di cucina di Reka. Ma sentite qua.. Reka è per metà Ungherese per metà Srilankese, ha vissuto molti anni in Giappone e per questo conosce perfettamente le tre lingue (oltre l’inglese… altrimenti erano guai per me!) e la cucina di ognuno di questi luoghi.
Gentile e ospitale fin da subito, lei e la sua famiglia mi hanno fatto sentire subito accolta, come a casa. Grazie!
Perciò se passate per Budapest, immergetevi nella cultura locale, anche attraverso uno dei suoi corsi presso la scuola di cucina Negura. Son sicura che ne varrà la pena!