Granelli di felicità e formaggelle

La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente ne a contarle e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.” – Banana Yoshimoto

E si, il mio granello di felicità è stata la richiesta di preparare queste formaggelle per una serata speciale o meglio per un gruppo di persone… speciali, che ogni giorno combattono con tutta la loro forza per aggrapparsi a una vita che con loro non è stata affatto gentile!
Perciò l’occasione è buona per raccontare questo dolce che vedo preparare fin da quando ero bambina dentro la cucina di mia nonna. Sistemava la sua tavola di legno, fissava la macchina per la pasta, cominciava a scaldare lo strutto e pronti, via.

Il termine formaggelle credo sia il nome italianizzato di Casciatine, Casadinas, Pardulas e probabilmente di un’altra varietà di nomi che indicano questo dolce tipico della Pasqua e di ogni altro evento per cui vale la pena festeggiare.

Parto subito col dire che non credo ci sia un’unica pozione magica, del resto come tutte le ricette della tradizione ogni paese, ogni famiglia e ogni zona le prepara a modo suo.
Questa è la mia ricetta.. o meglio, la ricetta di mia madre che è l’ingrediente principale per rendere buono questo dolce:

1 kg di ricotta vaccina
1 bustina di vanillina bio
200 gr di zucchero
uva sultanina
scorza di arancia e limone bio
un cucchiaino di lievito per dolci

La pasta del cestino che contiene tutta questa dolcezza, è pasta violata:

1 kg di farina
100 gr di zucchero
200 gr di strutto
acqua calda qb

Forno statico a 180° per almeno 20/25 minuti o almeno finché non saranno ben dorate.

Qualche consiglio
La pasta violata ha bisogno di una buona lavorazione, perciò tirate su le maniche e diamoci da fare!
Per la farcia delle formaggelle potete dosare uva sultanina e scorza di arancio e limone in base ai vostri gusti, lo stesso vale per la quantità di zucchero.
Sappiate inoltre che alcune ricette prevedono una dose maggiore di lievito (necessario per far gonfiare bene la farcia, oltre i bordi del cestino) e lo zafferano che dona colore e un aroma del tutto particolare.

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