E dopo un’acrobatica conclusione di viaggio, dopo un volo cancellato, un taxi prenotato in tempi record, una sveglia alle 3.30 del mattino, una volpe che attraversa la strada in pieno centro abitato, uno smontaggio bagaglio ai controlli – nemmeno avessi un carico d’armi – una tratta schiacciata all’ultimo posto dell’aereo come una vera sardina… dopo tutto posso sedermi alla mia scrivania e raccontare un po’ la mia cooking class a Londra.
Londra è una città bellissima, capace di accogliere davvero centinaia di etnie, nazionalità e culture in un mix davvero ben riuscito.
A questo giro non ero ospite di una famiglia, ma ho semplicemente organizzato la lezione in tutta autonomia: voli, appartamento e ovviamente una cucina in cui tenere la lezione.
Un laboratorio di una pasticceria all’ingrosso, nel quartiere di Broadway Market.
Il gruppo anche questa volta era un melting pot: Australiani, Americani, Turchi e Italiani. Tutti riuniti a Londra per un workshop di cucina sarda.
Abbiamo impastato, dato forma ai malloreddus, riempito le Seadas, condito, fritto e ricoperto di miele.
Lo stupore di fronte ad una salsa di pomodoro così semplice e così gustosa è sempre lo stesso: “come fate voi italiani a cucinare così bene?”.
Ultimo non ultimo, raccontare la tradizione della propria terra, in un’altra lingua e con persone in parte sconosciute e provenienti da altri continenti ha sempre il suo perché e lascia sempre una buona dose di piacere e di orgoglio.
Thanks a lot to everyone for this great experience!